Il ministero del
commercio della Cina ha pubblicato un report nel quale cerca di riassumere come
si evolverà l'interscambio commerciale del Paese con il resto del mondo nel
corso del 2014.
Il dossier ministeriale sostiene che nel corso dei primi tre trimestri dell'anno l'andamento è stato discretamente soddisfacente, e che nel corso del quarto trimestre dell'attuale esercizio l'import - export del Paese manterrà una crescita sostanzialmente stabile.
Il dossier ministeriale sostiene che nel corso dei primi tre trimestri dell'anno l'andamento è stato discretamente soddisfacente, e che nel corso del quarto trimestre dell'attuale esercizio l'import - export del Paese manterrà una crescita sostanzialmente stabile.
Ancora,export cinese nel commercio globale dovrebbe
continuare a crescere, e nel 2014 il miglioramento dovrebbe farsi più
consistente, pur lieve.
afferma il
ministero, la quota dell'
Partendo dall'assunto di
cui sopra, possiamo cercare di scattare una fotografia puntuale sullo stato di
salute dell'export italiano in Cina. Gli ultimi dati a nostra
disposizione, in particolare, sembrano suggerire che tra i settori principali
per le imprese tricolori vi sia quello delle macchine industriali e strumenti
meccanici, che continua a rappresentare più del 30 per cento dell'export
complessivo in Cina (e con volumi assoluti maggiori rispetto a quelli
riscontrabili in Francia o in Regno Unito).
Tra i segmenti a più
elevato tasso di crescita segnaliamo anche quello dei prodotti farmaceutici,
con uno sviluppo di oltre 40 punti percentuali su base annua. Molto bene anche
il settore della pelletteria, l'abbigliamento, le calzature.
Come migliorare il business cinese
A questo punto, occorre
chiarire in che modo poter migliorare il proprio business cinese.
Considerate le particolarità del mercato, le sfide competitive con gli
operatori locali e le varie peculiarità del luogo, il nostro consiglio è
certamente quello di affidarvi a una validità società di servizi per
l'internazionalizzazione che possa guidare l'azienda nel successo sul
mercato asiatico e, in particolar modo, in quello cinese.
Una strada privilegiata
sembra essere quella della ricerca di partner cinesi in ambito di ricerca e
formazione in campo tecnologico, o ancora nello sviluppo di apposite
collaborazioni sul fronte del supporto tecnico e dell'assistenza post- vendita.
Un focus sull'alimentare
Chiudiamo quindi questo
nostro approfondimento sul business commerciale con la Cina con un
piccolo focus sull'alimentare, cercando di ipotizzare quelle che dovrebbero
essere le principali linee guida sul futuro a breve termine. Si segnala in
proposito una fortissima crescita nella vendita di prosciutti italiani in Cina,
ed enormi margini di potenzialità per la pasta, i formaggi e altri beni tipici
della dieta mediterranea.
I margini di cui sopra
sembrano essere stati già parzialmente sfruttati dai produttori ed esportatori
di olio extra vergine d'oliva, visto e considerato che l'olio di qualità
italiana pesa per quasi il 25% di tutto l'olio importato dalla Cina. A nostro
giudizio la quota di mercato di olio italiano nel Paese asiatico è suscettibile
di forti miglioramenti: anche in questo caso, per poter saggiare tutte le
opportunità, vi consigliamo di contattare una valida società di consulenzaper l'internazionalizzazione, che possa guidarvi nell'individuazione delle
migliori scelte di export globale.