venerdì 18 aprile 2014

Emirati Arabi Uniti: cambiano le regole per la vendita di acqua in bottiglia

Dallo scorso 1 aprile sono cambiate le regole di vendita dell’acqua in bottiglia nel mercato degli Emirati Arabi Uniti: adottando il regolamento 26/2013, infatti, gli EAU hanno approcciato a un nuovo metodo di verifica della garanzia della qualità dell’acqua potabile venduta in bottiglia (e dei prodotti a base di ghiaccio), introducendo l’obbligo del Marchio di Qualità.

 Il Marchio di Qualità Emirates (EQM)
 Il Marchio di Qualità Emirates (d’ora in poi, per comodità, EQM), è un “bollino” che attesta il superamento – con successo – delle verifiche che vengono effettuate per poter valutare la conformità dello stabilimento all’interno del quale l’acqua viene imbottigliata. Il marchio EQM certifica in altri termini che i prodotti sono stati ottenuti mediante un processo di imbottigliamento che rispetta le norme nazionali e internazionali, allineando pertanto tali prodotti a quelli dei migliori standard qualitativi mondiali.

L’EQM sarà valido per un anno, e sarà rinnovabile per pari durata con richiesta da avanzarsi almeno un mese prima della scadenza ordinaria della certificazione.

Come ottenere l’EQM
Sancito quanto precede, cerchiamo di comprendere in che modo poter effettuare commercio estero di acqua nel mercato di destinazione. In primo luogo, l’impresa italiana che desideri poter esportare acqua in bottiglia negli Emirati Arabi Uniti, deve necessariamente registrati all’Esma, l’organismo nazionale di standardizzazione per il mercato degli EAU (che, in estrema sintesi, è l’ente che sovraintende l’adozione delle norme sui prodotti che riguardano aspetti fondamentali della vita, come la salute e la sicurezza ambientale). In merito, si tenga conto che la “dimenticanza” relativa alla registrazione all’Esma può generare una sanzione che possono arrivare fino a 20 mila euro, e il divieto di commercializzazione dell’acqua negli EAU fino alla concessione dell’EQM.
Sarà l’Esma a effettuare le opportune verifiche sulla qualità delle singole fasi dei processi, monitorando ad esempio che gli impianti utilizzati siano conformi ai principali sistemi di sicurezza alimentare, e che ogni materiale utilizzato nelle attività di imbottigliamento e di vendita sia in linea con le prospettive di una buona conservazione dell’acqua (e di rispetto dell’ambiente).

 Importanza degli EAU per l’Italia
Ma quanto è importante il mercato degli Emirati per l’Italia nel settore dell’acqua? Per quanto attiene le principali statistiche a nostra disposizione, gli EAU sono – insieme alla Cina e agli Stati Uniti – tra i massimi consumatori pro capite di acqua in bottiglia. Ne consegue che, in un ottica di internazionalizzazione di impresa per i produttori italiani di acque minerali in bottiglia, tale mercato di destinazione può realmente costituire uno sbocco preferenziale delle proprie merci.
Ad ogni modo, in attesa di avere a disposizione i dati ufficiali delle esportazioni di acqua minerale in bottiglia per il 2013, cerchiamo di capire come si sta sviluppando il comparto in riferimento agli ultimi elementi statistici al 31 dicembre 2012. Secondo quanto affermavano le rilevazioni ufficiali, le esportazioni costituiscono oggi l’8,5% dei volumi prodotti dall’industria delle acque minerali italiane e – in valore – il 15% del totale giro d’affari dei produttori italiani. Un dato che – altresì – deve essere letto in termini estremamente ottimistici in relazione all’andamento della bilancia commerciale del settore, visto e considerato che le importazioni di acqua minerale dall’estero sono pressochè trascurabili.
Forte dei numeri di cui sopra, l’Italia è sicuramente tra le nazioni che esportano più acqua, grazie anche alla buona notorietà del made in Italy del settore, e di alcuni brand che sono riconosciuti in termini di eccellenza in tutto il mondo.  I primi otto mercati per importanza (Stati Uniti, Francia, Germania, Svizzera, Canada, Australia, Regno Unito, Giappone) costituiscono l’80% del giro d’affari estero, con gli States a rappresentare il primo mercato per valore, e la Francia il primo mercato per volume.
 In aggiunta a quanto precede, si tenga conto che esistono dei mercati che possono rappresentare delle ottime occasioni per il futuro a breve termine, candidandosi come mercati emergenti di sicuro appeal: oltre agli Emirati Arabi Uniti, dei quali abbiamo parlato in questo nostro approfondimento, segnaliamo anche i Paesi mediterranei dell’Africa del Nord, dove le imprese italiane possono giungere via mare, a fronte di bassi costi di distribuzione.