venerdì 13 settembre 2013

Euro debole, esportazioni più forti? Ecco l'opinione di EGO International



EGO International : finaza ed export

Esportazioni più forti se l’euro è debole



Perfino il più rapido sguardo alle statistiche sull’andamento delle esportazioni è in grado di confermare un’impressione di continua crescita del business delle piccole e medie imprese nazionali nei confronti di partner e clienti oltre confine. 
La crisi che ha colpito la domanda locale, in altri termini, non sembra aver intaccato le performance degli operatori locali nei confronti dei mercati internazionali. 

Ma quale è il ruolo della valuta unica europea in questo scenario? E un euro più debole potrebbe giovare  davvero alle imprese italiane?

EGO International racconta la sua opinione  a riguardo, iniziamo facendo  il punto della situazione, con un po’ di ordine, partendo da qualche dato fondamentale. 

Più l’euro è forte nei confronti delle valute di riferimento (e in particolar modo nei confronti del dollaro statunitense) e meno convenienti sono le importazioni di prodotti italiani da parte dei partner stranieri (di conseguenza, minori saranno i volumi di export, a parità di altre condizioni). 

Di contro, se l’euro è debole a giovarne saranno proprio le esportazioni nazionali, visto e considerato che i business partner d’oltre confine potranno fare shopping nel nostro Paese a condizioni migliori.

A questo punto, potrebbe essere fin troppo semplice compiere una superficiale conclusione: per spingere al rialzo gli affari delle imprese italiane basterebbe procedere lungo la strada della potenziale svalutazione dell’euro. 

La considerazione è facilmente smentita: oltre alla impossibilità di procedere a una svalutazione dell’euro in maniera così immediata e soggettiva, occorre valutare come l’export costituisca solo una minima parte di tutti gli “interessi” italiani, a cominciare dalle importazioni. 
Se infatti l’export diventa più conveniente con l’euro debole, è altrettanto vero che in un simile contesto si rischia di apprezzare eccessivamente le importazioni, a danno della bilancia commerciale del Paese.

Insomma, l’euro debole fa sì bene alle esportazioni, ma con un pizzico di cautela: eccessivi deprezzamenti della valuta unica possono infatti comportare uno scenario controproducente per le imprese italiane, sottoponendole altresì al non invidiabile rischio di divenire facile preda di interessi stranieri.

www.egointernational.it
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