EGO International : finaza ed export
Esportazioni più forti se l’euro è debole
Perfino il più rapido sguardo
alle statistiche sull’andamento delle esportazioni è in grado di confermare
un’impressione di continua crescita del business delle piccole e medie imprese
nazionali nei confronti di partner e clienti oltre confine.
La crisi che ha
colpito la domanda locale, in altri termini, non sembra aver intaccato le
performance degli operatori locali nei confronti dei mercati internazionali.
Ma
quale è il ruolo della valuta unica europea in questo scenario? E un euro più
debole potrebbe giovare davvero alle
imprese italiane?
EGO International racconta la sua opinione a riguardo, iniziamo facendo il punto della
situazione, con un po’ di ordine, partendo da qualche dato fondamentale.
Più
l’euro è forte nei confronti delle valute di riferimento (e in particolar modo
nei confronti del dollaro statunitense) e meno convenienti sono le importazioni
di prodotti italiani da parte dei partner stranieri (di conseguenza, minori
saranno i volumi di export, a parità di altre condizioni).
Di contro, se l’euro
è debole a giovarne saranno proprio le esportazioni nazionali, visto e
considerato che i business partner d’oltre confine potranno fare shopping nel
nostro Paese a condizioni migliori.
A questo punto, potrebbe essere
fin troppo semplice compiere una superficiale conclusione: per spingere al
rialzo gli affari delle imprese italiane basterebbe procedere lungo la strada
della potenziale svalutazione dell’euro.
La considerazione è facilmente
smentita: oltre alla impossibilità di procedere a una svalutazione dell’euro in
maniera così immediata e soggettiva, occorre valutare come l’export costituisca
solo una minima parte di tutti gli “interessi” italiani, a cominciare dalle
importazioni.
Se infatti l’export diventa più conveniente con l’euro debole, è
altrettanto vero che in un simile contesto si rischia di apprezzare
eccessivamente le importazioni, a danno della bilancia commerciale del Paese.
Insomma, l’euro debole fa sì bene
alle esportazioni, ma con un pizzico di cautela: eccessivi deprezzamenti della
valuta unica possono infatti comportare uno scenario controproducente per le
imprese italiane, sottoponendole altresì al non invidiabile rischio di divenire
facile preda di interessi stranieri.
www.egointernational.it
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