mercoledì 9 ottobre 2013

Commercio estero necessario per la crescita: l'importanza degli export manager

Il commercio estero è sempre più importante per la sopravvivenza e la crescita delle imprese italiane. Tuttavia, a fronte di questa significativa consapevolezza, emerge altresì una evidente carenza di export manager, professionisti qualificati che possano "dirigere" le aziende sui mercati internazionali, conducendo i prodotti dell'impresa verso gli approdi più convenienti, con i canali di distribuzione più opportuni.
Secondo quanto rivelava pochi giorni fa il quotidiano La Repubblica citando il Rapporto 2013 dell'Istat sulla competitività delle imprese italiane, il profilo di un valido export manager sarebbe pressochè quasi impossibile da scovare all'interno del mercato italiano, mentre il 20% delle imprese non riesce a esportare a causa delle limitate capacità dei propri manager. 
 Ma cosa fa l'export manager, e perchè è importante affidarsi a questi specialisti? Stando a quanto sottolineava Fulvio Orselli, project manager, sulle pagine dello stesso quotidiano, il ruolo prevede "il compito di inaugurare nuovi sbocchi commerciali all'azienda al di fuori dei confini nazionali". Per far ciò, è necessario "conoscere il mercato, i competitor e i potenziali clienti in giro per il mondo". E, considerando che l'export e le nicchie costituiscono oggi le uniche ancore di salvezza dalla crisi del mercato nazionale, Orselli ricorda come "in molti casi un export manager può diventare più importante dei dirigenti funzionali. La domanda interna continua a contrarsi e la fetta di mercato si fa sempre più piccola. Andare all'estero diventa quindi una priorità". 
Come se non bastasse quanto sopra per convincere una piccola o media impresa a tentare con successo la carta dell'internazionalizzazione, sia sufficiente consultare alcuni dei dati formulati da Euler Hermes, gruppo controllato da Allianz e specializzato nell'assicurazione delle imprese che affrontano la strada dei mercati internazionali e, in particolare, la riflessione secondo cui nel 2014, a fronte di un Pil italiano in aumento dello 0,4%, l'export tricolore dovrebbe aumentare del 3,7%.

Per le imprese di più piccole dimensioni, o quelle che non riescono ad attrezzarsi autonomamente con un ufficio di export managing, la strada consigliabile è quella di ricorrere a uno studio di consulenza per l'internazionalizzazione e l'esportazione, che possa agire da utile supporto esterno dei desideri di sviluppo dell'azienda.

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