Dallo scorso 1 aprile sono cambiate le regole di vendita
dell’acqua in bottiglia nel mercato degli Emirati Arabi Uniti: adottando il regolamento 26/2013, infatti, gli EAU
hanno approcciato a un nuovo metodo di verifica della garanzia della qualità
dell’acqua potabile venduta in bottiglia (e dei prodotti a base di ghiaccio),
introducendo l’obbligo del Marchio di Qualità.
Il Marchio di Qualità Emirates (d’ora in poi, per comodità, EQM), è un
“bollino” che attesta il superamento – con successo – delle verifiche che
vengono effettuate per poter valutare la conformità dello stabilimento
all’interno del quale l’acqua viene imbottigliata. Il marchio EQM certifica in
altri termini che i prodotti sono stati ottenuti mediante un processo di
imbottigliamento che rispetta le norme nazionali e internazionali, allineando
pertanto tali prodotti a quelli dei migliori standard qualitativi mondiali.
L’EQM sarà valido per un anno, e
sarà rinnovabile per pari durata con richiesta da avanzarsi almeno un mese
prima della scadenza ordinaria della certificazione.
Come ottenere l’EQM
Sancito quanto precede, cerchiamo
di comprendere in che modo poter effettuare commercio estero di acqua
nel mercato di destinazione. In primo luogo, l’impresa italiana che desideri
poter esportare acqua in bottiglia negli Emirati Arabi Uniti,
deve necessariamente registrati all’Esma, l’organismo nazionale di
standardizzazione per il mercato degli EAU (che, in estrema sintesi, è l’ente
che sovraintende l’adozione delle norme sui prodotti che riguardano aspetti
fondamentali della vita, come la salute e la sicurezza ambientale). In merito,
si tenga conto che la “dimenticanza” relativa alla registrazione all’Esma può
generare una sanzione che possono arrivare fino a 20 mila euro, e il divieto di
commercializzazione dell’acqua negli EAU fino alla concessione dell’EQM.
Sarà l’Esma a effettuare le
opportune verifiche sulla qualità delle singole fasi dei processi, monitorando
ad esempio che gli impianti utilizzati siano conformi ai principali sistemi di
sicurezza alimentare, e che ogni materiale utilizzato nelle attività di
imbottigliamento e di vendita sia in linea con le prospettive di una buona
conservazione dell’acqua (e di rispetto dell’ambiente).
Ma quanto è importante il mercato
degli Emirati per l’Italia nel settore dell’acqua? Per quanto attiene le
principali statistiche a nostra disposizione, gli EAU sono – insieme alla Cina e agli Stati Uniti – tra i massimi consumatori pro capite di acqua in bottiglia. Ne consegue che, in un ottica di internazionalizzazione di impresa per i
produttori italiani di acque minerali in bottiglia, tale mercato di
destinazione può realmente costituire uno sbocco preferenziale delle proprie
merci.
Ad ogni modo, in attesa di avere a disposizione i dati ufficiali delle esportazioni di acqua minerale in bottiglia per il 2013, cerchiamo di capire come si sta sviluppando il comparto in riferimento agli ultimi elementi statistici al 31 dicembre 2012. Secondo quanto affermavano le rilevazioni ufficiali, le esportazioni costituiscono oggi l’8,5% dei volumi prodotti dall’industria delle acque minerali italiane e – in valore – il 15% del totale giro d’affari dei produttori italiani. Un dato che – altresì – deve essere letto in termini estremamente ottimistici in relazione all’andamento della bilancia commerciale del settore, visto e considerato che le importazioni di acqua minerale dall’estero sono pressochè trascurabili.
Ad ogni modo, in attesa di avere a disposizione i dati ufficiali delle esportazioni di acqua minerale in bottiglia per il 2013, cerchiamo di capire come si sta sviluppando il comparto in riferimento agli ultimi elementi statistici al 31 dicembre 2012. Secondo quanto affermavano le rilevazioni ufficiali, le esportazioni costituiscono oggi l’8,5% dei volumi prodotti dall’industria delle acque minerali italiane e – in valore – il 15% del totale giro d’affari dei produttori italiani. Un dato che – altresì – deve essere letto in termini estremamente ottimistici in relazione all’andamento della bilancia commerciale del settore, visto e considerato che le importazioni di acqua minerale dall’estero sono pressochè trascurabili.
Forte dei numeri di cui sopra, l’Italia è sicuramente tra le nazioni che
esportano più acqua, grazie anche alla buona notorietà del made in Italy del settore, e di alcuni
brand che sono riconosciuti in termini di eccellenza in tutto il mondo. I primi otto mercati per importanza (Stati
Uniti, Francia, Germania, Svizzera, Canada, Australia, Regno Unito, Giappone)
costituiscono l’80% del giro d’affari estero, con gli States a rappresentare il
primo mercato per valore, e la Francia il primo mercato per volume.