martedì 22 ottobre 2013

Esportare in Israele: ecco i documenti necessari

Quello tra l'Italia e Israele è un rapporto storicamente molto favorevole, e fortemente sperimentato. Per le aziende italiane, il mercato israeliano costituisce un interessante approdo, e l'attuale partenariato che sussiste tra le due nazioni supporta la realizzazione di legami commerciali e di investimento particolarmente convincenti. Ma quali sono i documenti che è necessario predisporre per effettuare una spedizione di merci verso Israele?
Complessivamente, i documenti necessari per l'esportazione di prodotti in Israele non rappresentano particolari specificità rispetto a quanto si possa verificare per il resto del mondo mediterraneo. È pertanto opportuno predisporre una dichiarazione in dogana, i tre esemplari di fattura commerciale, ed eventuali altri documenti certificativi dello stato di salute delle merci.

Cautela deve essere applicata in caso di esportazionedi merci appartenenti agli alimentari, ai farmaceutici, ai cosmetici o ai prodotti curativi: per tali prodotti occorre infatti produrre il certificato casher, rilasciato dalla comunità ebraica o dall'agenzia competente presente in Italia. In particolare, per i cosmetici potrà essere altresì richiesto il certificato o attestato di vendita libera rilasciato dal Ministero della Sanità (certificato) o dalle Camere di commercio (attestato). Frutta, sementi, legumi e altri vegetali richiedono il certificato fitosanitario, mentre le carni pretendono altresì il certificato sanitario e un potenziale certificato di provenienza (per alcune tipologie di carni).


Più semplici possono essere le procedure per la spedizione di campioni di merce. È infatti possibile esportare temporaneamente campioni e merce per la presentazione in fiere, esposizioni e altre manifestazioni commerciali, richiedendo i benefit del carnet ATA. Le procedure ATA possono essere fruite anche per le merci in transito, per gli invii postali, per i materiali scientifici e per gli imballaggi. Altre procedure semplificate possono essere fruite nell'ipotesi di invio di materiale sportivo per competizioni, e di copie positive di pellicole che risultano essere destinate a essere presentate a eventuali acquirenti di diritti di distribuzione.

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