Quello tra l'Italia e Israele è un rapporto
storicamente molto favorevole, e fortemente sperimentato. Per le aziende
italiane, il mercato israeliano costituisce un interessante approdo, e
l'attuale partenariato che sussiste tra le due nazioni supporta la
realizzazione di legami commerciali e di investimento particolarmente
convincenti. Ma quali sono i documenti che è necessario predisporre per
effettuare una spedizione di merci verso Israele?
Complessivamente, i documenti necessari per
l'esportazione di prodotti in Israele non rappresentano particolari
specificità rispetto a quanto si possa verificare per il resto del mondo
mediterraneo. È pertanto opportuno predisporre una dichiarazione in dogana, i
tre esemplari di fattura commerciale, ed eventuali altri documenti
certificativi dello stato di salute delle merci.
Cautela deve essere applicata in caso di esportazionedi merci appartenenti agli alimentari, ai farmaceutici, ai cosmetici o ai
prodotti curativi: per tali prodotti occorre infatti produrre il certificato
casher, rilasciato dalla comunità ebraica o dall'agenzia competente
presente in Italia. In particolare, per i cosmetici potrà essere altresì
richiesto il certificato o attestato di vendita libera rilasciato dal Ministero
della Sanità (certificato) o dalle Camere di commercio (attestato). Frutta,
sementi, legumi e altri vegetali richiedono il certificato fitosanitario,
mentre le carni pretendono altresì il certificato sanitario e un potenziale certificato
di provenienza (per alcune tipologie di carni).
Più semplici possono essere le procedure per la spedizione
di campioni di merce. È infatti possibile esportare temporaneamente
campioni e merce per la presentazione in fiere, esposizioni e altre manifestazioni
commerciali, richiedendo i benefit del carnet ATA. Le procedure ATA possono
essere fruite anche per le merci in transito, per gli invii postali, per i
materiali scientifici e per gli imballaggi. Altre procedure semplificate
possono essere fruite nell'ipotesi di invio di materiale sportivo per
competizioni, e di copie positive di pellicole che risultano essere destinate a
essere presentate a eventuali acquirenti di diritti di distribuzione.
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